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24 Marzo 2023

Venerdì IV Settimana di Quaresima – 24 Marzo 2023

Liturgia della Parola (Sap 2, 1a.12-22; Sal 33 (34))

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 7, 1-2.10.25-30)

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.

Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi  di nascosto.

Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».

Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».

Cercarono allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

Riflettiamo insieme

Tutti si stupiscono perché Gesù non sia stato ancora imprigionato e messo a morte. Giovanni spiega che non era ancora giunta la sua ora. Un modo, questo, per indicare che in realtà c’è un momento fissato da Dio padre per il compimento dell’opera della salvezza che non era certo quello. L’ora di Gesù corrisponde all’evento pasquale, alla sua glorificazione, al momento della croce dove donando la vita, vivrà a pieno la sua vocazione di Agnello di Dio sacrificato per la salvezza dell’umanità. 

Le persone del tempo entrano in contrastato con lui perché si sosteneva l’origine misteriosa del Messia ed essendo Gesù proveniente da Nazareth, non poteva che essere un impostore per costoro. Ma Gesù parlando di sé mostra loro che la sua origine effettivamente è sconosciuta. Non riconoscendolo come inviato del Padre, non riconosco colui che lo ha inviato e cioè Dio. È un punto di rottura quello che si vive, ma nessuno riuscirà ad arrestarlo perché non era giunta la sua ora della redenzione. 

Preghiamo insieme

Signore Gesù, fa che possa riconoscere che Tu sei l’inviato del Padre, fa che non fraintenda le tue parole, fa che possa essere partecipe alla tuo ora di salvezza. Amen. 

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